Domande per creare fiducia


La fiducia è un patto su un patto di verificabilità che crea il contesto in cui ha senso negoziare e esserci.

Il contesto della fiducia può essere espresso con una frase di questo genere: “per diminuire l’incertezza delle nostre aspettative e trovare motivazione, in modo di semplificare le scelte arricchendo al relazione, scegliamo ora come verificheremo la nostra relazione e come funzioni il nostro modo di verificarla”.

Per creare questo complesso contesto (vedi processi ricorsivi, circolari di 3° grado) è utile rispondere a queste domande in questo ordine:
N.B.
- se ad una domanda non si riesce a rispondere, rispondere prima alla domanda successiva per poi tornare a cercare la risposta alla domanda precedente, e dopo averla trovata rispondere alla successiva domanda come se fosse stata posta per la prima volta
- proseguire con queste ondate su e giù mantenendo la direzione data dall’ordine delle domande, che è ciò che organizza il senso delle risposte
- quando ad un punto corrispondono più domande (es: punto 13) è perché le risposte vanno cercate contemporaneamente

1. Cosa mi costa avere fiducia?
2. Cosa temo? (Per la mia struttura e la mia identita, per la mia responsabilità di riconoscermi e per il mio potere di rispondere). Temo di giudicarmi ingenuo? Preferisco puntare sul facilmente dimostrabile autoadempiente “avevo ragione” per sentirmi migliore?

3. Quanto sono disposto a rispondere come se l’incertezza fosse minore?
4. Come esattamente negozio con me stesso il rischio?
5. Come considero sufficiente quanto e come gli altri negoziano con se stessi il rischio che condividiamo?
6. Quale rischio mi sembra ora sostenibile?
7. Quali sono i presupposti della mia/loro/nostra emozione di incertezza in base ai quali consideriamo minaccioso qualcosa?
8. Riconosco i costi della sfiducia, che poi è la fiducia nella sfiducia? (demotivazione, disimpegno, necessità di controllo, ostacoli alla creatività e al problem solving, depauperamento della responsabilità, isolamento, alienazione, conflitti … e il rimanere incastrati nella sfiducia)
9. Credo di essere migliore se faccio scelte fondate su ciò che reputo più probabile che accada?
10. Sono disposto a far passi gratis?
11. Cosa posso fare per rendere agli altri emozionalmente sostenibile il loro rischio? Cosa negoziare con loro?
12. Quanto vale per i miei obiettivi che ci sia fiducia?

13. Quali informazioni mi sono sufficienti? Quale realtà/informazioni è necessario condividere? Quali sono i limiti del nostro contesto/quali sono i presupposti che definiscono il nostro contesto?
14. Quali sono i criteri in base a cui considerare vere, esaustive e pertinenti le informazioni che permettono di verificare la fiducia?
15. Quali scopi vogliamo perseguire insieme? Quali sono gli scopi degli scopi (e magari anche gli scopi degli scopi degli scopi)? Quali comportamenti ci si attende ad ognuno dei tre livelli?

16. Mi piacerebbe avere fiducia? (come fluirebbero i miei comportamenti? Qual è il grado della mia integrità a seconda del livello di ficìducia? Mi sentirei motivato? E responsabile? Mi accorgo che creare fiducia è un percorso per aderire a me stesso?)
17. Chi sono e chi siamo avendo fiducia?

18. Cosa ci auspichiamo? (nei tre livelli di desiderio, speranza, impegno: definizione di obiettivi, specifica dei criteri di soddisfazione, specifica dei propri presupposti)
19. Quanto desidero semplificare le mie scelte? Qual è la lentezza di scelta sostenibile?
20. Quanto sono disposto a coinvolgermi/investire in una relazione per raggiungere quel livello di semplificazione?
21. Qual è il livello sostenibile dell’imprevedibilità dell’altro?
22. Quanto sono disposto a sorprendermi?
23. Quali sono i passi (tempi, luoghi, modalità, criteri) di verifica degli obiettivi e quali di verifica della relazione?

24. Vogliamo un contesto di fiducia perché in esso ha senso esserci, fare, ascoltare, rispondere?
25. Come partecipo io a questa evoluzione? Quali libere* (*libere in quanto non definite come ovvie dal contesto dunque inattese e dunque libere dal dover essere accettate e ricambiate) offerte posso fare?
26. Quali sono i limiti della fiducia? Quali le necessarie verifiche dedotte dai limiti della fiducia?

27. Come ci accorgeremodi aver raggiunto gli obiettivi?
28. Come ci accorgeremo che c’è fiducia?
29. Che tipo di feed-back ascolteremo rispetto ai risultati e rispetto alla relazione di fiducia?

30. Come ci sentiamo nel contesto di fiducia attuale? Chi sono/siamo?

E poi verificare